Simon Mayer combina un’attrezzatura high-tech con una coreografia puramente umana. Anche se esplora eccessivamente nuove tecniche, il suo pezzo “Essere commossi” trasmette molta profondità.
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Ovunque ci sia scritto Ivo Dimchev, all’interno c’è puro intrattenimento.
Ivo Dimchev è stato ospite di Impulstanz per la 15esima volta. E giustamente. Perché ogni suo spettacolo è ed è stato un’esperienza. Sebbene abbia una buona USP riconoscibile, l’artista si dedica sempre a nuovi argomenti. Nel farlo, sembra essere dotato di una creatività quasi inesauribile.
Jarrett incontra Mitchell incontra Harrell
“The Köln Concert” di Keith Jarrett si mostra nell’arrangiamento di danza di Trajal Harrell come una simbiosi riuscita di diversi generi artistici.
Scomparsi i donatori d’impulso
Nel 2022, il Festival Impulstanz aveva invitato a Vienna Lenio Kaklea, un ballerino e coreografo greco, come aveva fatto diverse volte in precedenza. A lei si è unito il pianista e compositore francese di origine britannica, Orlando Bass, che si è esibito dal vivo su un pianoforte preparato.
Ricordi in fuga
Quest’anno, il Festival Impulstanz presenta le produzioni dei grandi della danza internazionale come un flusso ininterrotto. Wim Vandekeybus è stato rappresentato con due nuove opere. Dopo il suo spettacolo ‘Le mani non toccano il tuo prezioso me’, ha mostrato ‘Scattered Memories’ al Volkstheater – una retrospettiva di 35 anni di Ultima Vez.
Animalismo e calcolo freddo
Oscuro, minaccioso, sonnambolico, potente e poetico. Ecco come si presenta “Le mani non toccano il tuo prezioso me”, con il sottotitolo omonimo “L’universo mescolato di Wim Vandekeybus, Charo Calvo & Olivier de Sagazan”.
Was muss man über die Entstehung eines Kunstwerkes wirklich wissen?
Jan Lauwers ha creato un capolavoro artistico multidimensionale con la sua “Needcompany”.
Il Libro della Giungla – ripensato
Con “Jungle Book reimagined”, Akram Khan ha creato una storia del classico di Rudyard Kipling che è stata rivista in termini di contenuti. Progettato come un grande spettacolo di danza, conquisterà sicuramente i palcoscenici di tutto il mondo.
Molto e poco, eppure più che sufficiente di tutto.
Nel weekend di apertura, il Festival Impulstanz ha presentato “Danze per un’attrice” di Jérôme Bel e “Vollmond. Un pezzo di Pina Bausch”. Se si considerano queste due produzioni come un assaggio di ciò che potrebbe venire, si può giustamente attendere con ansia le prossime Settimane della Danza a Vienna.
Quo vaditis, Rabtaldirndln e toxic dreams?
Casalinghe di Graz contro casalinghe viennesi: una combinazione sorprendentemente faticosa